La storia di Internet e di Arpanet ha inizio con il lancio del satellite russo Sputnik e con il presidente americano “Ike” Eisenhower. Contrariamente a quanto si crede infatti, Internet non è nato come un progetto militare ma per battere i sovietici nella corsa allo Spazio.
Dwight Eisenhower, prima di diventare presidente, è stato un eroe di guerra e ha guidato lo sbarco in Normandia degli Alleati contro i nazisti di Hitler. Dopo il lancio dello Sputnik del 1957, Eisenhower temeva che gli Stati Uniti potessero perdere terreno in ambito tecnologico, scientifico, economico e militare. L’idea del presidente era quindi di collegare tra loro i migliori scienziati americani per facilitare le comunicazioni e lo scambio dei dati tra i diversi centri sparsi nella nazione.
Nel 1957, all’indomani del lancio del satellite russo, Ike Eisenhower riunì i migliori scienziati, accademici e militari e nominò capo del progetto Arpa (Advanced Project Research Agency – Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata) James Killian, rettore del Mit.
Lo psicologo James Robnett Licklider, capo progetto, teorizzò l’Intergalactic Computer Network, una biblioteca del futuro consultabile da chiunque ovunque. L’ArpaNet, il network di computer, fu però sviluppato dal suo successore, l’ingegnere Larry Roberts nel 1967.
L’idea di Roberts era quella di creare una rete di computer per evitare gli spostamenti e per usare le risorse nel posto in cui erano. Il problema era però far parlare i computer tra loro e far viaggiare i bit, traducendoli e non perdendoli per strada.
La soluzione ai problemi arrivò presto. La trasmissione dei dati era possibile mediante la commutazione in pacchetto, teorizzata nelle ricerche di Leonard Kleinrock, Paul Baran e Dondal Davies. I ricercatori avevano pensato ad un collegamento tra computer tramite dati inviati in sequenza (come i vagoni di un treno) con dentro le istruzioni sul viaggio (metadati). Gli studi di Wes Clark sugli Interface Message Processor (IMP), risolvevano invece il problema di far parlare i computer di diverse reti, come fanno oggi i moderni router.
Risolti i problemi di comunicazione tra computer e di invio dei dati, il 29 Ottobre 1969 venne realizzato il primo collegamento tra l’Università della California Los Angeles (Ucla) e lo Stanford Research Institute di Palo Alto. A Dicembre vennero aggiunti altri due nodi, l’Università della California Santa Barbara (UCSB) e quella dello Utah: era nato Arpanet.
Il primo messaggio inviato nella storia di Internet consisteva in una semplice parola, ‘Login’: non tutto però andò per il verso giusto e il destinatario ricevette solo le prime due lettere, “Lo”. L’esperimento del 1969, nonostante l’intoppo, era perfettamente riuscito.
Per gestire meglio la Rete nel 1971 nasce l’InterNetworking Group: i computer collegati ad Arpanet erano già 23. Per differenziare gli indirizzi degli utenti che si collegano alla Rete dalla stessa macchina si sceglie un simbolo che è rimasto in uso ancora oggi, la chiocciola @. Nello stesso anno viene inviata la prima email della storia di Internet.
Arpanet arriva in Europa nel 1973: si collegano Gran Bretagna e Norvegia, con un computer a testa. Robert Kahn e Vinton Cerf creano un protocollo fondamentale per far comunicare Arpanet con le reti sviluppatesi in Francia e Regno Unito: il TCP/IP (Internetworking protocol – Protocollo per l’interconnessione delle reti).
Nel 1978 i computer connessi ad Arpanet sono più di 100 e iniziano così i primi problemi. Nel Maggio 1978 viene inviato il primo messaggio spam della storia di Internet, l’invito alla presentazione di un nuovo processore per tutti gli utenti connessi alla Rete. L’email non fu gradita, e per diversi anni l’invio di posta elettronica non richiesta a contenuto pubblicitario non fu più praticata.
I primi virus su Arpanet nascono per testare l’efficacia del network, ma nel 1982 fa la comparsa il primo virus diffuso selvaggiamente, Elk Cloner.
Nel 1983 diventa obbligatorio il protocollo TCP/IP per navigare su Arpanet. In contemporanea avviene una modifica fondamentale per la Rete, l’istituzione dei nomi di dominio (DNS) per identificare i nodi. I nomi sostituiscono le stringhe di numeri difficili da ricordare. Inizia l’era del .com .org .it. Gli indirizzi sono meno di mille e presto si aggiungeranno molti nodi alla nuova Rete che ha preso il nome di Internet.
I primi a connettersi a Internet in Italia sono stati i ricercatori del Centro Nazionale di Calcolo di Pisa nel 1986. Il primo dominio .it è invece del Centro nazionale di Ricerca (cnr.it), attivo ancora oggi.
Nel 1987 nascono due importanti novità che permettono la rapida diffusione di Internet: il nuovo protocollo per la trasmissione dei dati, l’HTTP, e uno standard per la realizzare documenti ipertestuali, l’HTML.
Tim Berners-Lee, futuro papà di Internet, nel 1989 dal Cern di Ginevra abbozza un progetto per la condivisione di documenti. Nel 1991 presenta al mondo la prima pagina web connessa alla Rete: uno spazio per pubblicare testi, immagini e grafica. Nel 1993 nasce Mosaic, il primo Browser della storia di Internet che porta la rete fuori dalle accademie.
Per dare uno standard ai linguaggi e ai formati del web viene fondato il WebWorldWide Consortium o W3C, che ancora oggi svolge la propria attività. In Rete si inizia anche a comprare e vendere e nel 1995 nasce eBay, il primo ecommerce della storia di Internet.
Approfondimento: “Storia dell’E-commerce: la nascita e i primi passi di Amazon, eBay, Alibaba”
L’anno successivo la Nokia commercializza il primo telefono connesso, mentre prende forma la connessione senza fili, il WiFi.
Curiosità:
“Storia di Internet: com’era il web prima dei social tra gli anni 90 e il 2000?”
“Com’era il Web nel 1990? Il Browser del CERN ci fa rivivere l’esperienza”
Nel 1994 ci sono 1 milione di computer connessi a Internet, diventa quindi difficile trovare il sito desiderato. La soluzione arriva da due giovani universitari, Larry Page e Sergey Brin, che fondano nel 1998 Google. Ecco la storia completa: “Chi ha fondato Google? Storia e curiosità del motore di ricerca più famoso al mondo”
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Negli anni 2000 la tecnologia compie enormi balzi in avanti: dalla velocità delle infrastrutture della rete alle schede grafiche, dai formati di compressione video alle prime pubblicità. Internet è globale, è in tutto il mondo e gli utenti iniziano a far sentire la propria voce: nascono i primi blog.
Il 2003 è l’anno dell’avvento dei social network: nascono MySpace e LinkedIn, l’anno dopo nasce Facebook. Il 2005 è l’anno di YouTube, nel 2006 debutta Twitter.
Nel 2007 Steve Jobs presenta l’iPhone che cambierà il modo di vivere la Rete: dalle reti telefoniche passerà più traffico dati che telefonate, i sistemi di pagamento verranno perfezionati e si potranno compiere molte azioni direttamente dallo smartphone. Nasce L’Internet Mobile.
Al giorno d’oggi le persone connesse a Internet sono più di 4 miliardi, mentre le macchine collegate sono più di 7 miliardi. La Rete, grazie anche agli sviluppi del 5G, è destinata a essere popolata da oggetti che trasmettono dati sulle proprie condizioni e su quelle dell’ambiente circostante, l’Internet delle Cose (Internet of Things). Saremo circondati da sensori che informano altre macchine, ma noi continueremo a esserci, dato che senza Internet non possiamo stare.