Come è stato costruito il patrimonio di Donald Trump? Il Presidente degli Stati Uniti è sicuramente un personaggio che fa discutere: può essere amato o odiato, ma l’attenzione che riesce a attirare su di sé da sempre è a dir poco sorprendente.
The Donald è tutto: un grande imprenditore immobiliare, un politico, uno showman, un genio, un folle. Al suo fianco ha avuto donne bellissime, è spesso travolto dagli scandali ed è sempre sul filo dell’impeachment.
A livello politico ha battuto la democratica Hillary Clinton a forza di proclami sull’immigrazione, sulla mancanza di lavoro, sul problema del terrorismo e su tante argomentazioni populiste, come il famoso muro al confine con il Messico.
Tutto ciò ha portato il Tycoon alla Presidenza degli Stati Uniti, un altro enorme successo del brand Trump, elemento fondamentale per la costruzione del patrimonio di Donald Trump.
Donald Trump nasce il 14 Giugno 1946 a New York, figlio dell’imprenditore edile di origine tedesca Fred Trump. Dopo essersi laureato alla Wharton School of the University of Pennsylvania, nel 1971 rileva l’azienda di famiglia, la Elizabeth Trump & Son, ribattezzandola Trump Organization.
È la nascita del brand Trump, prima tappa per la costruzione del patrimonio di Donald Trump. Non erano ancora i tempi della Brand Identity e della Brand Reputation, ma il futuro Presidente già vedeva oltre. La sua geniale intuizione fu quella di far crescere il proprio personaggio di pari passo con i grattacieli di New York, ai quali attribuì il suo nome.
Negli anni Settanta, il patrimonio della famiglia Trump si aggirava intorno ai 200 milioni di dollari. Donald Trump ha avuto bisogno della credibilità del padre per gli investimenti ad alto rischio.
Grazie a Fred, e ai canali giusti, in pochi anni costruisce l’Hotel Grand Hyatt, la Trump Plaza, il club Mar-a-Lago in Florida, tantissimi palazzi, hotel e campi da golf in giro per il mondo e, soprattutto, gli edifici simbolo del suo brand: le Trump Tower sulla fifth avenue di Manhattan e Chicago, che contribuiscono all’affermazione del marchio Trump.
Nasce così l’imprenditore, il Tycoon (dal giapponese “Taikun”, grande dominatore) come l’hanno ribattezzato. Il patrimonio di Donald Trump è stato costruito sulla sua persona, diventando simbolo di sé stesso e affermandosi in ogni maniera possibile, dal gossip agli affari.
Strano ma vero, The Donald non compare nella lista dei primi 10 imprenditori immobiliari di New York. Diversi sono i motivi: le società non sono quotate in borsa e il rapporto con Wall Street non è mai stato dei migliori.
Non si sa quindi esattamente a quanto ammonti il patrimonio di Donald Trump, lo stesso Tycoon ha dichiarato che si aggira intorno ai 10 miliardi di dollari. Secondo gli esperti, la ricchezza familiare dei Trump in partenza era di 40 milioni; oggi il patrimonio di Donald Trump dovrebbe aggirarsi tra i 2,9 e i 4,1 miliardi di dollari. Bisogna però considerare gli investimenti non proficui come quelli sulle compagnie aeree, sul football e sui casinò.
Verso la metà degli anni ’80 Trump acquista i New Jersey Generals, una squadra del nascente campionato di football, la United States Football League (Usfl). L’idea era di unire la Usfl con il principale campionato americano, l’Nfl; il tentativo fallì miseramente.
Il caso più celebre nei fallimenti di Trump è quello di Atlantic City con la Trump Entertainment Resorts, Inc., compagnia del settore alberghiero e del gioco d’azzardo con sede nel Trump Taj Mahal, l’hotel e casinò oggi chiuso. Negli anni ’90, una procedura fallimentare ha quasi travolto il futuro Presidente USA che è stato costretto a vendere yacht, una compagnia aerea e cedere diverse quote di partecipazione. Secondo la Commissione Elettorale Federale degli Stati Uniti, 15 società avrebbero ancora oggi un debito complessivo con le banche di oltre 270 milioni di dollari.
Nonostante le batoste Donald Trump ha sempre trovato il modo di rialzarsi e di affermare il suo brand, sé stesso. Nei periodo di maggiore difficoltà iniziò ad apparire in numerosi show televisivi, dal Wrestling al celebre programma di sua invenzione The Apprentice, replicato in tantissimi Paesi nel mondo. Scrisse diversi libri, creò giochi da tavolo, fece parlare di sé per il gossip…
Proprio The Apprentice, grazie alla sua corporatura, alla capigliatura e ai modi di fare, ha fatto sì che comici, imitatori e futuri meme del web rendessero Trump una macchietta, dandogli grandissima popolarità.
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Man mano che il personaggio Trump si afferma il brand cresce sempre più, nonostante gli insuccessi. La percezione che la società aveva del Tycoon era quella di un personaggio sempre vincente, un vero marchio di valore a cui tutti volevano somigliare. È stato probabilmente uno dei primi Branding-Man e Influencer della storia e oggi il patrimonio di Donald Trump, senza la costruzione del proprio marchio, non sarebbe così cospicuo.
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Il patrimonio di Donald Trump deve molto al marchio e al personaggio che è riuscito abilmente a costruire. Il Presidente è stato dirigente di 515 aziende, di cui 269 portavano il suo nome.
Al brand Trump sono legati svariati prodotti: bistecche, giochi da tavolo, riviste, compagnie aeree, camicie, cravatte, bevande, profumi, alcolici, mobili, edifici, hotel, casinò e addirittura la Trump University.
Re Mida Trump è capace di trasformare in oro tutto ciò che tocca; può essere un personaggio antipatico, ma il suo genio è fuori discussione.